Miniere di Dossena

Le origini geologiche

250/200

MILIONI

di anni fa

la Terra è costituita da un unico continente chiamato Pangea, che ricopre circa un terzo della superfice del globo, circondato da un unico vasto oceano, denominato Pantalassa.

190

MILIONI

di anni fa

nella parte orientale di Pangea avviene uno spaccamento, all’interno del quale si forma un nuovo oceano, chiamato Tetide.

83/60

MILIONI

di anni fa

il continente americano si stacca da Pangea, spostandosi verso ovest; il continente africano comincia a spingere verso nord, dando origine alla zolla Apula (Italia) e al mare mediterraneo. Ad est avviene la chiusura di Tetide a causa dello spostamento verso nord della placca indiana che, staccatasi dal continente Australiano, va ad innalzare la catena montuosa dell’Himalaya; Antartide e Australia si muovono verso sud.

20/15

MILIONI

di anni fa

all’interno del Mediterraneo, in seguito ad esplosioni vulcaniche e continui spostamenti tellurico, nascono Sardegna e Corsica che si staccano verso ovest; si ergono gli Appennini per lo spostamento (tutt’ora in corso) della penisola verso est. In seguito all’apertura dello stretto di Gibilterra, avviene il prosciugamento del Mediterraneo, con conseguente deposito di sedimenti salini (gesso, anidrite, salgemma) e organici (gusci, crostacei, coralli).

7/5

MILIONI

di anni fa

di anni fa i sedimenti vengono spostati verso nord dalla continua spinta della placca africana, dando alle Alpi la loro forma attuale; la loro orografia, insieme a quella europea e mediterranea, verrà definita in seguito all’ultima era glaciale, iniziata circa 100.000 anni fa e completata con lo scioglimento dei ghiacci, avvenuto tra 40.000 e 15.000 anni fa.

Le numerose cavità naturali presenti (vi sono pozzi verticali che misurano da 70 a 200 metri di profondità) si sono formate negli ultimi 10000 anni, grazie all’azione erosiva dell’ acqua e dello scioglimento dei ghiacci in seguito all’ultima era glaciale.

Un esempio di faglia visibile all’interno di varie gallerie. Lungo le faglie spesso veniva iniziato uno scavo di ricerca, proprio per la minore difficoltà che si incontrava nel frantumare la roccia e per la maggiore stabilità strutturale offerta da solide pareti di roccia unica.

fino ai primi anni del 1900

Conformazione delle alpi

  • Roccia metamorfica, formata in seguito a frequenti spostamenti tellurici:
  • Sedimentaria: marmo, calcare, dolomia, gesso, arenaria, bauxite
  • Magmatica: basalto, granito, diorite.

Le rocce presenti in questa zona risalgono a 230 milioni di anni fa. A quel tempo la zona attuale si presentava come le odierne isole tropicali; infatti queste rocce si sono depositate in ambiente marino di piattaforma carbonatica (coralli, conchiglie, gusci di molluschi, crostacei, tutti visibili osservando le rocce al microscopio) formando il minerale per effetto di diagenesi. Queste rocce (calcari) sono molto porose e al loro interno troviamo dei vuoti o sacche d’aria che, col passare dei millenni, si riempiono di diversi minerali; questi vuoti si sono formati in seguito al passaggio di acque dall’alto contenuto di calcio, magnesio e ferro, andando a formare il minerale per effetto di sublimazione.

Curiosità

Come nasce un  minerale?

Sublimazione: All’interno di cavità chiuse, scavate dal passaggio dell’acqua, i sedimenti lasciati vengono alterati e trasformati dalle alte temperature sviluppate dalla costante pressione tettonica, passando dallo stato solito allo stato gassoso senza passare dallo stato liquido. I gas generati si cristallizzano formando il minerale.

Diagenesi: In geologia la diagenesi è un qualsiasi cambiamento chimico-fisico subito da un sedimento dopo la sua deposizione, fra altri strati di roccia o altri sedimenti, durante la sua solidificazione; il minerale si forma se il sedimento non ha già iniziato il processo di litificazione (trasformato in roccia) o subito alterazioni dall’ambiente esterno (erosione).

Ossidazione e Corrosione: dal momento in cui rocce e minerali entrano a contatto con l’atmosfera subiscono il deterioramento provocato dagli elementi presenti nell’aria.

  • Smithsonite (ZnCO3): cristalli di calcite contenenti zinco.

  • Calamina (Zn 3[(Oh)2Si2O7]H2O+ZnC): formata da silicati e zinco, di aspetto rugginoso, si trova vicino a calcite e fluorite. Si ricava zinco; viene utilizzata in ambito metallurgico per l’alto contenuto di ferro.

  • Fluorite (CaF2): fluoruro di calcio, aspetto vetroso dai colori bianco, rosa-viola (zinco), gialla (calamina). Utilizzata nei forni siderurgici per abbassare la temperatura di fusione dei metalli, per creare l’acido fluoridrico, in ottica per la produzione di lenti particolari.

  • Calcite (CaCO3): simile al quarzo, di colore bianco intenso; Aragonite, Vaterite: stalagmiti informi, colore bianco come calcite. Questi tre minerali sono le tre forme sotto cui si presenta in natura il carbonato di calcio.

  • Barite (BaSO4): monte Ortighera, varie forme cristalline, simile a calcite, usata in diversi settori per i suoi pigmenti bianchi.

  • Sfalerite, nota come Blenda (ZnFe S): simile a pirite, utilizzata per il contenuto di zinco.

  • Galena (PbS): di colore grigio, si presenta sotto forma granulare o cristalli cubici. Utilizzata per l’estrazione del piombo.

  • Gesso, Azzurrite, Pirolusite, Cerussite, Malachite, Wulfenite, Calcopirite… oltre ai principali minerali, di cui si sono sfruttati i giacimenti, se ne contano circa 30 tipi diversi, spesso formati da diversi minerali combinati insieme; allo stato geologico molti appaiono uguali ma si possono suddividere osservando la loro struttura cristallina.